Pubblicato in: Religione Cattolica

Civiltà Cattolica: Chiesa imbarazzante nei confronti delle leggi razziali fasciste

di adriana 24 settembre 2008

Non si placa l’eco dell’accusa che Civiltà Cattolica, il quindicinale gesuita pubblicato con la revisione delle bozze da parte della Segreteria di Stato Vaticana che ne deve dare l’approvazione definitiva, ha lanciato contro l’atteggiamento ‘piuttosto prudente’ tenuto nel 1938 dalla Santa Sede in occasione della promulgazione delle leggi razziali fasciste. L’autore dell’articolo, padre Giovanni Sale, punta il dito contro il Vaticano perché chiese al governo fascista di Mussolini di “usare come criterio discriminatorio non il dato biologico-razziale, ma quello religioso cioè l’appartenenza a una determinata fede religiosa”.

La pubblicazione dell’articolo è avvenuta proprio nel giorno in cui Papa Benedetto XI , ricevendo i membri della fondazione ”Pave the way”, ha speso parole di lode nei confronti di Pio XII durante la Seconda guerra mondiale perché, in relazione alle persecuzioni degli ebrei, fece ogni sforzo per difenderli dai regimi nazista e fascista. Alcuni saggi dimostrano come Eugenio Pacelli – futuro papa Pio XII, all’epoca Segretario di Stato – in occasione delle leggi razziali e negli anni dell’ascesa al potere di Hitler in Germania,  non fosse allineato alla posizione di totale opposizione di Pio XI.

Padre Sale ha tenuto a precisare immediatamente che “si è trattato solo di una coincidenza. L’articolo era in cantiere da tempo e non vi è nessuna contrapposizione, del resto le bozze della Civiltà cattolica vengono prima visionate dalla Segreteria di Stato”. Intanto però il gesuita ha definito “imbarazzante” la posizione tenuta dalla Chiesa in quella buia epoca dato che la Santa Sede, cercò di “attirare l’attenzione dell’autorità governativa soprattutto sugli ebrei battezzati e convertiti al cattolicesimo”, invece di schierarsi “in difesa degli ebrei tutti. Appare oggi imbarazzante – conclude padre Sale – per lo storico cattolico, soprattutto dopo le aperture del Concilio Vaticano II in tale materia, giustificare con categorie morali o religiose tale impostazione di pensiero e tal modo di procedere”.

Quale fu allora il reale atteggiamento della Chiesa Cattolica nei confronti delle leggi razziali mussoliniane e del regime nel suo insieme? Ed è giusta, allora, la beatificazione di Papa Pacelli alla luce del suo ‘imbarazzante” silenzio sull’Olocausto?

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Una replica a “Civiltà Cattolica: Chiesa imbarazzante nei confronti delle leggi razziali fasciste”

  1. Giampietro ha detto:

    E’ plausibile pensare che il vaticano abbia cercato di mantenere aperto il dialogo con il fascismo nella consapevolezza della propria posizione di debolezza nel caso avesse fatto un’opposizione aperta contro quella palese forma di ingiustizia. Sembra sia prevalsa la preoccupazione di salvare almeno gli ebrei battezzati oltre a quelli che si sarebbero potuti battezzare onde evitare l’espulsione.