Pubblicato in: Religione Cattolica

Vaticano: nessuna contraddizione tra la fede in Dio e gli alieni

di adriana 28 maggio 2008

Padre Josè Gabriel Funes, direttore della Specola Vaticana (l’osservatorio astronomico e centro di ricerca scientifica della Chiesa cattolica, in un suo recente intervento ha affermato che non si può escludere la presenza di altra vita nello spazio. “E’ possibile credere in Dio e negli extraterrestri e si può ammettere l’esistenza di altri mondi e altre vite, anche più evolute della nostra, senza per questo mettere in discussione la fede nella creazione, nell’incarnazione e nella redenzione” ha infatti dichiarato sulle pagine dell’Osservatore Romano.

Secondo l’astronomo gesuita non ci sarebbero contraddizioni nella fede in Dio ed in quella degli alieni. “Come esiste una molteplicità di creature sulla terra, così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Ciò non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio. Per dirla come San Francesco, se consideriamo le creature terrene come ‘fratello’ e ‘sorella’, perché non potremmo parlare anche di un ‘fratello extraterrestre’? Farebbe parte comunque della creazione”. Inoltre, sempre a parere del direttore della Specola Vaticana, ma forse di non tanti altri suoi colleghi “è un po’ un mito ritenere che l’astronomia favorisca una visione atea del mondo. Al contrario, “proprio noi scienziati che lavoriamo alla Specola offriamo la testimonianza migliore di come sia possibile credere in Dio e fare scienza in modo serio”.

Ma Padre Funes non si ferma qui e continua a stupire. “Da astronomo io continuo a credere che Dio sia il creatore dell’universo e che noi non siamo il prodotto della casualità ma i figli di un padre buono, il quale ha per noi un progetto d’amore. La Bibbia fondamentalmente non è un libro di scienza”.

E cosa ne pensa del Big Bang? “All’epoca, ovviamente, era del tutto estraneo un concetto come quello del big bang. Dunque, non si può chiedere alla Bibbia una risposta scientifica. Allo stesso modo, noi non sappiamo se in un futuro più o meno prossimo la teoria del big bang sarà superata da una spiegazione più esauriente e completa dell’origine dell’universo. Attualmente è la migliore e non è in contraddizione con la fede. E’ ragionevole”.

La nuova sede della Specola, rende noto padre Funes, sarà terminata tra circa un anno e sorgerà all’interno nel monastero delle suore Basiliane ad Albano. Tutti gli studi ed i laboratori, saranno trasferiti, insieme alla biblioteca astronomica, dall’attuale sede a Palazzo apostolico di Castel Gandolfo

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