Le analisi del 1988 sulla Sindone sarebbero errate

di adriana 26 marzo 2008

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Un documentario della Bbc, ‘Shroud of Turin’, andato in onda alla vigilia di Pasqua, apre nuovi interrogativi su la datazione della Sindone. Le analisi effettuate nel 1988 con il Carbonio 14, da tre diversi laboratori, avevano tutte ottenuto la stessa conclusione: la Sindone di Torino era una reliquia medievale, una delle tante, ma non certo il sudario di Cristo. Ma ora un autorevole gruppo di scienziati americani ed europei, alcuni dei quali presero parte agli esami condotti ad Oxford, Zurigo e Tucson vent’anni fa, è convinto che quelle rilevazioni potrebbero aver dato un risultato sbagliato e, quindi, vogliono ripetere gli esami alla luce di nuove tecniche e consapevolezze.

John Jackson, fisico americano e professore di cosmologia che ha collaborato al programma della Bbc, e che nel 1978 faceva parte di un gruppo di scienziati che ebbe a disposizione il lenzuolo a Torino per una settimana, ha elaborato una nuova ipotesi basata su tecniche di datazione al carbonio 14 che non erano conosciute quando la Sindone fu analizzata. “Quando si parla di un falso medioevale – ha spiegato il professor Jackson alla Bbc – la prima domanda che dobbiamo farci è come è stato realizzato. Nessuno degli esperimenti che abbiamo eseguito qui (al ‘Turin shroud centre’ di Colorado Springs), utilizzando della vernice su dei manichini riscaldati, ha prodotto impronte simili a quelle della Sindone”.

Le macchie di sangue sul telo di lino, ha dimostrato Jackson, combaciano perfettamente solo se il telo viene posto su un corpo tridimensionale e non se queste sono dipinte su una superficie piana. Per il professore l’errore di datazione deriverebbe dall’aver ignorato le varie contaminazioni che la Sacra Sindone ha subito durante i secoli (è stata esposta all’aria aperta, è scampata ad un incendio ecc). Jackson ha allora proposto di sottoporre un pezzo di lino contemporaneo allo stesso tipo di contaminazione e di datarlo nel laboratorio del professor Christopher Ramsey a Oxford (dove già furono eseguiti gli esami nel 1988) per verificare se l’ipotetico errore di datazione deriva realmente da questo.

Il dibattito resta acceso tra chi considera la figura impressa sulla Sindone quella di Gesù deposto dalla croce e chi invece non ha mai avuto dubbi nel classificarlo come l’ennesima rappresentazione del Cristo del dodicesimo o tredicesimo secolo.

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