Pubblicato in: Religione Cattolica

Cosa si deve fare per sbattezzarsi

di adriana 30 aprile 2009

battesimo

Mi sono sempre chiesta cosa si debba fare per sbattezzarsi e quali sono le ragioni che spingono alcune persone a farlo. Cercando informazioni online ho trovato quello che cercavo sul sito dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti). Ho così scoperto che per la chiesa lo sbattezzo si chiama apostasìa e che questo viene considerato dal diritto canonico come un “delitto”. Per la Chiesa, chi si proclama ateo ed agnostico, anche se non si è sbattezzo, viene ritenuto un apostata e per questo soggetto alla scomunica latae sententiae. Ma quali sono le conseguenze di uno sbattezzo e della relativa scomunica?:

  • esclusione dai sacramenti
  • negazione delle esequie ecclesiastiche in assenza di segni di pentimento
  • Impossibilità a ricoprire l’incarico di padrino o madrina per battesimo e confermazione
  • Obbligo di licenza del vescovo per l’ammissione al matrimonio canonico

Sono tanti e diversi i motivi che spingono una persona a volersi sbattezzare. Credo però che tra le principali motivazioni ci sia un fattore di coerenza: se non si è più cattolici e ci si proclama atei ed agnostici da tempo  non ha molto senso continuare a rimanere nelle file di un movimento che non si ritiene più il proprio. E poi c’è un fattore di rivendicazione della propria identità totalmente diversa da quella di una Chiesa che porta avanti determinate battaglie (contro i Gay, le unioni di fatto, l’aborto, l’uso dei preservativi) spesso non condivise da chi è stato battezzato quando era bambino e che adesso non si considera più cattolico anche se di fatto lo è ancora. Inoltre, sbattezzarsi significa anche dare un segnale forte alle autorità ecclesiastiche.

Procedimento per lo sbattezzo

Chi conosce la parrocchia presso la quale è stato battezzato deve semplicemente scrivere una lettera al parroco con la quale si chiede che sia annotata la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica. La lettera deve essere inviata per raccomandata a.r. allegando la fotocopia del documento d’identità. Non è necessario fornire alcuna motivazione. Sul sito dell’Uaar è possibile trovare anche un modello di lettera scaricabile che devo solo essere compilata, ma può anche essere modificata a proprio piacimento.
Versione in pdf  www.uaar.it/laicita/sbattezzo
Nel caso non si subito né la prima comunione né la cresima, inoltre, si può provare a inviare alla parrocchia il seguente modulo www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-sbattezzo-retrodatato

Se non si conosce la parrocchia nella quale si è stati battezzati si deve, per prima cosa fare una ricerca sul  Motore di ricerca parrocchie.it.  Qualora l’esito fosse infruttuoso è necessario inviare una richiesta al parroco dove è stata impartita la prima comunione (a partire dal 1984) o la cresima, chiedendogli di fare un’annotazione della richiesta sui documenti che attestano la somministrazione di questi sacramenti.

In alternativa, se ci si è sposati con il rito concordatario, si può anche inviare una richiesta alla parrocchia delle nozze, chiedendo di conoscere la parrocchia di battesimo.

Lo sbattezzo avviene nell’arco di una quindicina di giorni, termine di legge entro cui le parrocchie sono obbligate a rispondere con una lettera con cui confermano di aver annotato sull’atto di battesimo e/o sul registro dei battezzati quanto richiesto dallo ‘sbattezzando’. Se la parrocchia non dovesse rispondere  è possibile presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali.

Per tutte le altre informazioni vi rimando al sito dell’UAAR

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6 risposte a “Cosa si deve fare per sbattezzarsi”

  1. Divina19 e Caty ha detto:

    Quest’ anno ci dobbiamo fare la Prima Comunione,mancano 26 giorni, e, non sappiamo cosa fare sull’ altare!
    Ci aiutate?
    Da Divina19 e Caty.

  2. Andrea ha detto:

    lasciate perdere

  3. paolo ha detto:

    ho un figlio che ha rinunciato al battesimo e solo io so quale dolore ha provocato in me. Non lo auguro a nessuno. Io penso che senza fede si e’ come dei condannati a morte e la vita e’ come fosse il braccio della morte. Non siate presuntuosi.. in fin dei conti chiunque di noi, nel momento di bisogno (ma quello VERO !!) sente la necessita’ di aggrapparsi a qualche cosa superiore all’uomo e piu’ buono dell’uomo.. riflettete !!

    • Robin ha detto:

      io concordo ma solo un po’. Cioe8, anch’io sono stato baattzzeto da piccolo (e catechismo, comunione e cresima). Adesso ho le idee un poi’ pif9 chiare, o almeno ho delle idee spero non troppo sbagliate, ma almeno sono le mie. Ecco, alla luce di come la penso adesso, di sbattezzarmi’ proprio non m’importa perche8 (francamente) il battesimo non mi rappresenta niente solo un gruppo di gente, un tizio vestito di nero recitava le sue cose imparate a memoria, i miei genitori felici per aver fatto quello che andava fatto’, un paio di fotografie, e una cena al ristorante. Niente di pif9.Mi vale come le recite di natale che ho fatto all’asilo, solo un occasione per fare delle foto da far vedere ai parenti, niente di pif9.Perche8 mai dovrei prendermi la briga di dissociarmi’ da una cosa (per me, of course) di cosec poco valore ?my 2 centsAndrea

  4. dani ha detto:

    dio non ti aiuterà mai!!! perchè non esiste!!! il vero dio è la scienza che ci salva il culo nei momenti di difficoltà!!! sbattezzatevi!!! stop alla pazzia!!! siamo nati per poi diventare inutili carcasse, purtroppo è così!!!

  5. david ha detto:

    a parere mio, chi non crede a una infinità dopo la morte è come non essere neanche nati, uno che muore appena nato che cosa ha fatto e avuto della vita? Come una che nasce sano e poi il “destino” vuole che rimane in carrozzina tutto il resto della sua vita, che cosa ha fatto per meritare ciò e che cosa ha avuto dopo quel brutto destino?