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Gli affascinanti misteri dell’Isola di Pasqua

di adriana 14 ottobre 2008

Sono tantissime le leggende che avvolgono l’Isola di Pasqua, un piccolo lembo di terra battuto dal vento e disseminato di strane statue chiamate Moai, al largo delle coste cilene (ben 3.800 chilometri!). In questi decenni le ipotesi sorte intorno agli abitanti del luogo e alle 300 e più figure di pietra da loro costruite hanno riempito non poche pagine di libri e guide.

Quando l’esploratore olandese Jacob Roggeven scoprì Rapa Nui (il giorno di Pasqua del 1722) trovò gli indigeni in condizioni di grande indigenze, quasi estinti e dediti al cannibalismo. Ma soprattutto trovò questi grandi volti umani rovinati dall’usura del tempo e delle condizioni atmosferiche, rovesciati o incompiuti. Una terra che sarebbe dovuta essere verde e rigogliosa era ridotta ad una piana desolata, con solo qualche arbusto, a difendere dal vento insistente, e qualche roccia spoglia. Cosa era successo? Come erano stati costruiti i Moai? E da chi? Come era possibile che questa gente fosse in possesso di una cultura non paragonabile a quella di nessun altro popolo conosciuto?

  • Tra le ipotesi più battute c’è quella che l’isola di Pasqua sia una parte emersa del continente Mu, collegato all’Asia e alle Americhe da grandi gallerie. Quando Mu si inabisso nelle profonde acque del Pacifico solo Rapa Nui rimase in superficie, isolando in questo modo per sempre i proprio abitanti. Secondo questa teoria la loro scrittura sarebbe la stessa usata nella valle dell’Indo.
  • Secondo un articolo apparso sul Denver Post il segreto della costruzione dei Moai ere negli elefanti: alcune fonti raccontano che la flotta di Kublai Kahn che si stava recando ad invadere il Giappone naufragò con il suo carico di elefanti. Alcune imbarcazioni avrebbero potuto raggiungere l’Isola di Pasqua. Questa teoria non è verificabile in quanto non sono mai stati trovati resti di elefanti sull’isola.
  • Lo studioso svizzero Eric Von Daniken riteneva invece, nel suo “I carri degli Dei” del 1968, che la pietra con cui sono fatti i Moai non fosse reperibile sul isola. Per forza quindi doveva essere stata portata dagli extraterrestri (??). In realtà è appurato che i Moai sono costruiti con il tufo vulcanico estratto dalle cave del vulcano Rano Kao. (Ancora oggi sono visitabili Moai incompiuti presso le cave, circondati dagli utensili necessari alla loro realizzazione).
  • Negli anni cinquanta il Norvegese Thor Heyerdahl ipotizzo addirittura che la popolazione di Rapa Nui fosse originaria della zona del lago Titicaca in Perù. Nel 1994, l’esame del Dna su alcuni resti umani ritrovati sull’isola dimostrò come gli abitanti erano di ‘razza’ polinesiana.

Molte di queste teorie sono state poi confutate con studi seri e approfonditi ma pensare che una piccola isola dispersa nel Pacifico possa affascinare ancora così tanto ed essere una tale fucina di miti e leggende è molto interessante ed avvincente.

Qualcuno conosce qualche altra leggenda sull’Isola di Pasqua? O qualche altra teoria sulla costruzione dei Moai o sulla vita e le origini degli abitanti del posto?

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5 risposte a “Gli affascinanti misteri dell’Isola di Pasqua”

  1. valentina ha detto:

    potreste scrivere di più

  2. tizi ha detto:

    culo deficiente

  3. maddy ha detto:

    io conosco una teoria secondo la quale le moai sarebbero state costruite come staue votive per ingraziarsi gli dei , o gli antenati , inoltre è stato recentemente scoperto che in realtà nelle orbite vuote degli occhi delle moai dovessero essrci stati degli occhi , realizzati in pietra bianca e nera , che infatti sono stati rinvenuti a rapa nui presso le moai dallo stesso archeologo che ha fatto questa scoperta , sul fatto che l’ isola sia completamente brulla quello che so è che per trasportare le statue venivano fatte rotolare su dei tronchi , questo provoco la completa deforestazione
    dell isola di pasqua

  4. fiamma ha detto:

    per me le statue sull’ isola di pasqua erano come un dio per le persone che abitavano in quei posti

  5. dadi ha detto:

    hai completamente ragione;però credo anche che tra le statue dell’isola di pasqua,le persone si sentivano piu al sicuro